Le Fake News sul Trapianto dei Capelli

Le fake news sul trapianto capelli

Il trapianto è forse l’intervento di chirurgia estetica più richiesto, soprattutto tra gli uomini. Anche se negli anni le tecniche e gli strumenti si sono continuamente evoluti fino a garantire risultati più che soddisfacenti, esistono ancora tantissime credenze sbagliate che circolano in rete e che rischiano di alimentare dubbi e incertezze della gente. Vediamo allora quali sono i falsi miti più diffusi sul trapianto di capelli e scopriamo come riconoscerli.

Falsi miti sul trapianto di capelli:

Dura un giorno e i risultati sono immediati

Il trapianto si compone di due fasi: quella dell’intervento e quella post-operatoria. L’intervento ha una durata di circa 6 ore mentre la fase post-operatoria copre i 12 mesi successivi.

Il processo di guarigione ha bisogno di tempo per considerarsi concluso definitivamente e in linea di massima avviene dopo almeno un anno, anche se dopo circa 3 mesi, con la lieve crescita del capelli, si potranno notare i primi risultati.

Il trapianto è sempre la soluzione ideale

Il trapianto non rappresenta sempre la soluzione al problema, dipende dalle condizioni del paziente. Tramite alcune linee guida, dettate dal medico dopo un’attenta analisi del caso specifico e dello stato della calvizie, si può stabilire se la persona è un candidato ideale o meno per l’intervento di trapianto.

Forzare l’operazione quando esso non è necessario può provocare un intervento mal riuscito e non portare i risultati sperati.

Il trapianto di capelli fa ritornare ai folti capelli adolescenziali

Il periodo dell’adolescenza è quello in cui i capelli sono più folti e numerosi. Pensare che un trapianto possa far ritornare folta una zona completamente calva è sbagliato e, anche in questo caso, potrebbe provocare una brutta delusione dopo l’intervento. Ogni caso è una storia a sé e anche se non si può tornare ad avere una capigliatura adolescenziale, si possono comunque ottenere risultati molto soddisfacenti e, soprattutto, un aspetto più che naturale.

Le donne non possono sottoporsi al trapianto di capelli

Anche se le donne sono candidate meno ideali rispetto agli uomini, non è detto che non si possano sottoporre a un trapianto di capelli nei casi in cui le condizioni dovessero rivelarsi favorevoli.

Una volta stabilito che la perdita di capelli interessa un’area ben localizzata e che la zona donatrice è in salute, allora sarà possibile eseguire un trapianto con buonissime possibilità di riuscita, proprio come avviene per gli uomini.

Il trapianto di capelli è estremamente doloroso

Il trapianto è un intervento indolore, perché viene eseguito solo dopo la somministrazione di un’anestesia locale. Dopo l’operazione si può avvertire prurito o fastidio ma quasi mai dolore.

I capelli trapiantati non ricrescono

Molti pensano che i capelli trapiantati rimangano sempre della stessa lunghezza, senza crescere mai. Anche questo, ovviamente, è un falso mito perché, trattandosi di autotrapianto con bulbi prelevati dallo stesso paziente, permetterà ai capelli di comportarsi normalmente e di seguire la normale crescita.

I capelli trapiantati non appaiono naturali

Un intervento di successo, effettuato da un team di professionisti, darà al volto del paziente un aspetto naturalissimo, tanto da non far notare alcuna differenza con una capigliatura che non ha subito alcun trapianto.

Bisognerebbe sottoporsi al trapianto quando si è giovanissimi

Diffidate del medico che consiglia un trapianto di capelli a persone troppo giovani. Qualunque professionista del settore non effettuerebbe mai un’operazione di trapianto a un paziente che non ha ancora compiuto 22 anni, perché prima di questo periodo la calvizie è ancora in fase di sviluppo e non ha ancora definito un pattern. Sottoporsi a un intervento prima dell’età consigliata potrebbe non portare alcun risultato a lungo termine e consentire alla calvizie di presentarsi negli anni a seguire.

È possibile utilizzare i capelli di un’altra persona

In nessun caso è possibile utilizzare i capelli di un’altra persona. Questo perché la possibilità che si verifichi un rigetto sarebbe elevatissima e renderebbe inutile l’intervento.

Il corpo, invece, riconosce i suoi capelli e non li espelle, facendoli ricrescere con successo.

Il trapianto lascia cicatrici visibili

Uno dei principali vantaggi della tecnica FUE (Follicular Unit Extraction) è proprio l’assenza di cicatrici post-operatorie.

Il prelievo delle unità follicolari in questo tipo di trapianto avviene tramite apertura di piccoli canali e prelevando i bulbi piliferi in gruppi da 1 a 5 unità e la parte del derma circostante.

Dopo l’operazione FUE si verificheranno delle piccolissime cicatrici di circa 1 millimetro che verranno coperte dai capelli circostanti e risulteranno, quindi, invisibili.

Riepilogo

Prima di sottoporti a un intervento, assicurati di consultare un buon medico che, dopo un’attenta analisi, saprà darti le giuste informazioni e consigli in base alla specifica condizione dei tuoi capelli.

Ogni singolo caso deve essere analizzato in modo differente con terapie, trattamenti e risultati diversi. Non fidarti mai di inesperti e non credere a tutto quello che leggi sul web. Ricorda che un paziente informato oggi sarà sicuramente un paziente soddisfatto domani.