Faq – Domande Frequenti

La pianificazione è un processo da eseguire prima dell’operazione di trapianto vera e propria. In questa fase si analizza la situazione e si determina il numero di unità follicolari da prelevare dalla zona donatrice, per poi stabilire come andranno redistribuiti nelle aree interessate del cuoio capelluto.

Prima di sottoporsi a un intervento di trapianto non bisogna fumare o bere bevande alcoliche. Il giorno del trapianto non si dovrebbero assumere farmaci, salvo diversa indicazione del medico, e si dovrebbe preferire un’alimentazione leggera.

Prima del trapianto vengono effettuate l’analisi del sangue, prelevando una provetta di sangue per verificare l’assenza di patologie particolari, e l’analisi del capello, che permette di individuare la causa del diradamento ed eventuali malattie che potrebbero impedire il trapianto.

Prima dell’operazione i capelli vengono rasati per garantire una maggiore facilità di intervento anche se, in alcuni casi, si può eseguire il trapianto anche senza tagliare i capelli. Questo, però, prolunga inevitabilmente il tempo necessario per l’operazione.

Senza la raccomandazione di un medico non bisogna assumere aspirina prima del trapianto, poiché essa appartiene al gruppo di anticoagulanti e potrebbe provocare un sanguinamento eccessivo.

Non ci sono particolari controindicazioni per chi ha capelli molto sottili. Per coprire una zona calva potrebbero essere necessari più trapianti dalla zona donatrice, ma questo non rappresenta alcun problema.

Anche le persone affette da ipertensione possono sottoporsi all’intervento di trapianto di capelli, ma prima di tutto è necessario che essi abbiano l’approvazione del proprio cardiologo di fiducia.

La riuscita del trapianto non dipende dal colore bianco o grigio dei capelli prelevati dalla zona donatrice. Tuttavia, per una migliore resa estetica, i trapianti dovranno essere distribuiti in maniera equa in modo da dare un risultato omogeneo. Questo processo non sarà particolarmente impegnativo ma potrebbe allungare la durata dell’operazione.

Sì, tutto il nostro staff dispone di una copertura assicurativa per i pazienti che si sottopongono a un trattamento.

In tutte le One life Clinic si effettuano trapianti con tecnica Fue Zaffiro, DHI, Soft Fue, trapianti di barba e di sopracciglia. Offriamo, inoltre, trattamenti anticaduta come la Mesoterapia, Prp, Carbossiterapia, Laserterapia a bassa frequenza e diversi servizi nel campo della medicina estetica, della chirurgia estetica e della dermatologia.

Per prima cosa bisogna prendere un appuntamento per una visita e un consulto gratuito. Qualora viveste in un’altra città potrete inviarci delle foto per permetterci di avere una visione delle condizioni del cuoio capelluto e fissare una consulenza online. Dopo questo primo consulto sarete ricontattati da un nostro coordinatore che vi fornirà ulteriori informazioni sulle fasi successive.

Offriamo servizi legati al trapianto, incluso l’alloggio in hotel, il trasporto nella clinica e traduttore per i pazienti stranieri.

Il servizio copre tutti i trasferimenti tra hotel, clinica e ospedale con mezzi privati; è possibile, inoltre, usufruire del servizio Vip Mode con trasferimento dalla propria abitazione verso la clinica e viceversa (anche il giorno dopo l’intervento, per la prima medicazione).

Non esiste un’età specifica ma sarà compito del medico valutare le condizioni del paziente e la sua idoneità a sottoporsi all’operazione, che dipende dalla fase di diradamento e perdita di capelli in cui si trova al momento della visita.

La zona donatrice da cui vengono estratti i follicoli piliferi è la parte posteriore della testa, definita anche “safe zone”, poiché i follicoli presenti in questa regione sono meno influenzati dall’ormone DHT e quindi più resistenti alla calvizie. Le caratteristiche di questi follicoli sono dominanti rispetto alla nuova zona in cui vengono innestati, pertanto mostreranno una maggiore resistenza alla caduta.

Sebbene la maggior parte dei pazienti che si sottopongono a un trapianto di capelli siano uomini, anche molte donne, soprattutto negli ultimi anni, hanno iniziato a interessarsi a trattamenti di questo tipo per contrastare la caduta dei capelli. L’obiettivo è quello di abbassare l’attaccatura all’altezza della fronte o donare maggior volume alle zone più diradate. A differenza degli uomini, le donne non saranno obbligate a rasarsi completamente, poiché rasando solo parte della zona donatrice, non si avrà alcuna ripercussione dal punto di vista estetico.

Un trapianto di capelli FUE conferisce alla capigliatura un aspetto molto più naturale e fluente. La tecnica FUE rappresenta una soluzione efficace per il trattamento della perdita di capelli da moderata a grave e al contempo, risulta particolarmente indicata a garantire ai pazienti il minor disagio, perché non lascia cicatrici visibili dopo l’operazione. I tempi di recupero dopo un’operazione con tecnica FUE sono molto più rapidi e permettono di tornare comodamente alla routine quotidiana già il giorno dopo l’intervento. Il 98% degli innesti trapiantati cresce generalmente come capelli normali.

La tecnica soft FUE consiste nell’esecuzione del trapianto di capelli sotto sedazione, che lascerà sveglio il paziente ma non gli farà avvertire alcun dolore durante tutte le fasi dell’intervento. La soft FUE offre un’operazione confortevole sia ai pazienti che al team medico. Il paziente potrà mangiare e bere normalmente prima dell’intervento e potrà soddisfare ogni esigenza anche durante l’operazione, come bere un bicchiere d’acqua, andare in bagno e mangiare.

La tecnica FUE solitamente non causa alcun tipo di disagio. Il mal di testa può essere dovuto all’operazione e presentarsi solo nel periodo post-operatorio, ma per evitare ogni tipo di malessere il medico prescriverà antidolorifici che allevieranno il fastidio.

Quella del trapianto di capelli è un’operazione microchirurgiche che crea piccolissime ferite al cuoio capelluto. L’assunzione di un antibiotico durante la prima settimana dopo il trapianto rappresenta un’ottima soluzione per tutto il periodo post-operatorio.

Dopo l’operazione occorre fare molta attenzione alle posizioni assunte di notte durante il sonno per evitare di danneggiare i follicoli appena trapiantati. Per questo motivo è consigliabile non dormire sdraiati ma a 45°.

La nuca è la zona maggiormente utilizzata per prelevare i follicoli, che vengono estratti in modo omogeneo per non lasciare la zona scoperta e diradata. I follicoli estratti dalla zona donatrice non ricresceranno più ed è proprio per questo motivo che prima di realizzare qualsiasi intervento sarà necessario effettuare un’analisi accurata della zona donatrice.

La maggior parte dei pazienti è in grado di tornare al lavoro dopo soli 2 giorni. Tuttavia, chi svolge lavori con rischio di esposizione al sole, urti alla testa o polvere dovrebbe considerare di prendersi almeno una settimana di riposo. Le croste dell’intervento, invece, rimarranno nell’area trapiantata per circa 12-15 giorni.

A seguito dell’intervento possono verificarsi: gonfiore, dolore e piccole croste sulle aree interessate del cuoio capelluto, mentre è molto poco probabile che si sviluppino complicanze come infezioni del cuoio capelluto.

Dopo il periodo di tempo necessario per il recupero e la guarigione, la crescita di nuovi capelli è sarà perfettamente visibile dopo circa 12 mesi. Due o tre settimane dopo l’intervento, la maggior parte dei pazienti sperimenta un fenomeno noto come “shock hair loss”, che consiste in una caduta dei nuovi capelli trapiantati. Spesso questo fenomeno suscita paura e preoccupazione nei pazienti, ma in realtà è perfettamente naturale e sarà seguito da una lenta ricrescita, precisamente dopo circa due mesi.

Dal nono mese i capelli trapiantati inizieranno a mostrare un volume più corposo e dopo un anno saranno più spessi e presenteranno una struttura pressoché simile ai capelli naturali.

Solitamente si consiglia di attendere almeno 6-7 mesi tra una sessione e l’altra, anche se sarebbe preferibile attendere almeno un anno, per verificare correttamente i risultati della prima sessione.

Sì. Dopo le operazioni di trapianto di capelli è necessario proteggersi dall’esposizione al sole. In questa fase i follicoli piliferi trapiantati possono essere danneggiati dai raggi del sole che possono lasciare segni permanenti e ridurre il numero dei nuovi follicoli.

Si raccomanda di non fumare sigarette per almeno una settimana,  mentre il narghilè dovrebbe essere evitato per ben 6 mesi, poiché esso influisce negativamente sulla circolazione sanguigna e impedisce il corretto afflusso di nutrimento ai follicoli piliferi.

Dopo le operazioni di trapianto di capelli, si applica una medicazione solo nell’ area donatrice da cui vengono estratti i follicoli. Dopo il trapianto di capelli, l’area trapiantata viene lasciata aperta e l’area donatrice viene fasciata. La fasciatura dell’area donatrice dopo il trapianto di capelli viene rimossa dopo uno o due giorni secondo le preferenze del medico.

In linea di massima, dopo 7 giorni, le ferite dei piccoli canali che sono stati aperti sul cuoio capelluto saranno guarite. Dopo il primo lavaggio, la condizione acuta sarà scomparsa.

La guarigione avviene dopo un periodo di rossore e prurito, durante il quale si consiglia di non grattarsi per non danneggiare i nuovi follicoli innestati. Per superare questa fase si potrebbe intensificare la frequenza con cui ci si lava i capelli, ma se il prurito si presenta in forma acuta, si potrebbero utilizzare alcuni spray o creme raccomandate dal proprio medico di fiducia.

No. Dopo il trapianto e per almeno una settimana è severamente vietato consumare bevande alcoliche, per via della possibile assunzione di antibiotici e antidolorifici. L’alcol, inoltre, può influire negativamente sul processo di guarigione e sulla coagulazione del sangue dopo l’intervento.

Il trapianto di capelli è un’operazione micro-chirurgica. Le nuove tecniche sviluppatesi nel corso degli anni hanno permesso ai medici di ridurre al minimo rischi e complicazioni che si potrebbero verificare durante gli interventi.

A causa dell’anestesia locale che viene effettuata sulla testa e su alcune zone del viso è sconsigliato avere rapporti sessuali o praticare sport per almeno una settimana dopo l’operazione.

Dopo il trapianto si può tornare immediatamente alla propria routine e alle proprie abitudini alimentari. Tuttavia, bisognerebbe sempre preferire un’alimentazione sana per nutrire e rinforzare i follicoli piliferi.

Dopo il trapianto si possono tagliare i capelli con forbici dopo solo un mese, mentre la macchinetta va usata dopo almeno due mesi e il rasoio dopo tre.

Subito dopo il trapianto si verifica un fenomeno di caduta dei capelli, definito “shock hair loss”. Esso avviene dopo circa 2-4 settimane ed è il risultato di un trauma dei follicoli trapiantati in seguito all’operazione.

È una tappa inevitabile del processo di guarigione ed è assolutamente normale per consentire ai nuovi capelli di crescere.

Il trapianto è un intervento finalizzato a dare un aspetto estetico gradevole alle aree colpite da perdita di capelli e si sviluppa attraverso il prelievo di follicoli piliferi da un’area donatrice del cuoio capelluto del paziente, che verranno successivamente impiantati nelle zone carenti.

Il tasso di successo delle operazioni di trapianto è molto alto, a patto che esse vengano eseguite da equipe di professionisti specializzati e che il paziente rispetti tutte le tappe e le raccomandazioni dei medici per il periodo successivo all’intervento.

Chi è affetto da perdita permanente dei capelli e presenta una zona donatrice valida può sottoporsi al trapianto, purché sia in buona salute.

Le operazioni di trapianto di capelli dovrebbero essere eseguite da un team di almeno 3-4 persone. I tecnici sanitari e gli infermieri possono eseguire alcune fasi del trapianto ma sempre sotto la supervisione del medico che si occupa del trapianto vero e proprio, ovvero la fase di incisione e di innesto.

Le operazioni di trapianto vengono eseguite in sale operatorie di ospedali, centri medici o centri sanitari approvati dal Ministero della Salute.

Solitamente il trapianto non viene effettuato prima dei 22 anni di età. Non esiste, invece, un limite massimo d’età, a patto che le condizioni di salute e la regione donatrice siano idonee.

La pianificazione dei capelli permette di redistribuire i follicoli in modo naturale e omogeneo anche dal punto di vista estetico. In questo modo si decide in anticipo dove far iniziare l’attaccatura e dove impiantare i capelli in numero maggiore, in base alle carenze del paziente nelle diverse zone del cuoio capelluto.

L’attaccatura dei capelli è fondamentale perché determina la qualità del trapianto effettuato. Essa è la principale responsabile dell’aspetto naturale della capigliatura dopo il trapianto.

Gli elementi che determinano l’attaccatura anteriore dei capelli sono le caratteristiche facciali del paziente e la quantità di follicoli piliferi forniti dalla regione donatrice. Se possibile, sarà lo stesso medico a stabilire l’attaccatura dei capelli più appropriata in base al viso e alla struttura del capello.

Il trapianto può essere effettuato con peli presi da altre parti del corpo qualora la zona donatrice non fosse sufficientemente fornita. Ci sono diverse zone del corpo che contengono normali follicoli piliferi ma le loro diverse strutture potrebbero provocare troppa eterogeneità nel cuoio capelluto, una volta impiantati. Tuttavia, essi non comportano in alcun caso rischi o controindicazioni.

Le modalità di applicazione nel trapianto di capelli su cicatrici da ferite o bruciature sono le medesime del normale trapianto. Non è necessario eseguire alcun esame preliminare, mentre la pressione sanguigna e lo spessore del tessuto vengono controllati manualmente. Se le condizioni sono adatte per l’operazione, allora il trapianto potrà essere eseguito.

Se il capello ha iniziato regolarmente il processo di crescita non cadrà più, ma se il tessuto non dovesse risultare nutrito a sufficienza, non ricevendo il giusto afflusso di sangue, potrebbe non crescere.

La migliore tecnica per il trapianto di capelli è il metodo FUE. Le tecnologie mediche disponibili sono in continuo sviluppo e la tecnica FUE viene costantemente implementata con nuovi dispositivi e strumenti all’avanguardia.

La tecnica FUE consiste nell’estrazione individuale dei follicoli piliferi. Essi vengono inseriti nei canali aperti della zona ricevente e posizionati direttamente nell’area interessata senza il bisogno di aprire il canale, grazie alle moderne tecniche e ai dispositivi di nuova generazione.

La fase più importante del trapianto di capelli è quella dell’incisione e scanalatura. Le profondità e gli angoli dei canali aperti determinano la naturalezza e la buona resa estetica dell’operazione.

Un trapianto di successo presenta una normale soglia del 10% di capelli non cresciuti ma nella maggior parte delle operazioni quasi tutti i capelli crescono sempre senza problemi.

Le unità follicolari sono composte dalla radice, dal muscolo erettore del pelo, la ghiandola sebacea, il collagene peri follicolare, i nervi e capillari che nutrono l’unità. Naturalmente i bulbi crescono nel derma in gruppi da 1 a 4.

Le unità follicolari sono gruppi da 1 a 4 radici, mentre le radici sono le singole unità responsabili della crescita di un solo capello.

Ogni sessione consente di impiantare un massimo di 4000-4500 innesti e non è raccomandato un trapianto con un numero superiore perché questo intervento sconsiderato potrebbe provocare l’esaurimento del sito donatore.

Il trapianto di capelli può essere eseguito in tutti i periodi dell’anno, anche se sarebbe preferibile optare per la primavera e l’inverno, poiché il periodo post-operatorio presuppone la protezione dai raggi solari e dal sudore nell’area interessata.

Il metodo DHI è molto simile al metodo FUE ad eccezione delle fasi di incisione e innesto che sono fuse insieme in un unico intervento, mediante l’utilizzo di uno strumento chirurgico chiamato “Choi impanter”, che crea i siti riceventi e contemporaneamente trapianta i bulbi piliferi.

• Il metodo FUE permette di trapiantare circa 3000-4500 follicoli in una sola seduta, mentre nella tecnica DHI si impiantano circa 3000-3500 unità follicolari.
• Nel metodo DHI il periodo di convalescenza dura meno e presuppone meno sanguinamento rispetto alla FUE.
• Il metodo FUE è ideale per coprire zone più ampie del cuoio capelluto, mentre il metodo DHI è più indicato per aree ridotte.
• Il metodo FUE richiede la totale rasatura dei pazienti prima dell’intervento, mentre il metodo DHI richiede la rasatura della sola zona donatrice. Ciò rappresenta un vantaggio significativo per le donne.
• Il metodo DHI richiede più abilità ed esperienza da parte dei medici, che devono sottoporsi a lunghi periodi di formazione per specializzarsi.
• Il trapianto di capelli con metodo DHI è generalmente più costoso rispetto agli altri metodi.

L’operazione richiede generalmente dalle 5 alle 6 ore, durata che varia a seconda del numero di innesti e della tecnica utilizzata.

No, perché solitamente viene eseguito in anestesia locale.

La perdita di capelli è causata soprattutto da fattori genetici ma anche l’inquinamento, lo stress, la cattiva alimentazione o i cambiamenti ormonali possono influire negativamente sulla salute del cuoio capelluto. La caduta dei capelli può essere causata anche da malattie o da trattamenti medici come la chemioterapia.

Esistono due tipi di perdita dei capelli: quella maschile e quella femminile. Il tipo di perdita di capelli maschile prevede la caduta dei capelli sulla sommità della testa e sulle tempie. Col passare del tempo le due zone si uniscono creando calvizie su tutta la parte superiore della testa. La calvizie femminile, invece, si manifesta solitamente in modo omogeneo in ogni parte della testa.

Il PRP o Plasma Ricco di Piastrine è una terapia che utilizza il sangue del paziente per ottenere un composto di plasma ad altra concentrazione di piastrine. Questo composto nutre la radice, rinnova le cellule e contribuisce ad arrestare la caduta dei capelli.

La mesoterapia è una terapia che utilizza un composto di varie vitamineper rallentare o arrestare la caduta dei capelli, soprattutto quando essa è di origine genetica. Può essere utilizzata per pazienti affetti da perdita di capelli o per pazienti che hanno subito il trapianto al fine di rafforzare i follicoli nutrendoli dalle radici.